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venerdì 15 maggio 2009

PAOLO ANDREINI: PARLA IL PRESIDENTE
"NON PONIAMOCI LIMITI VERSO L'ALTO..."


Importante intervista a Paolo Andreini, Presidente di Bluorobica, che ci racconta come stanno andando le cose dal punto di vista del numero Uno.

Allora Presidente una stagione sportiva arrivata alla porte dell'ultima fase. Si aspettava qualcosa del genere in termini di risultati ad inizio stagione?

Scaramanticamente non mi aspetto mai niente ad inizio stagione, anche perché ogni anno facciamo scelte coraggiose e magari controtendenza, ma poi qualcosa arriva sempre e di solito è qualcosa di importante. Ma è anche vero che dopo tanti anni, appurate le potenzialità dei nostri gruppi e le certezze sulle capacità di chi li gestisce, non è così difficile ipotizzare che qualche gruppo arrivi fino in fondo.

Sicuramente è molto motivante vedere che tutta la società lavora per degli obbiettivi e che tutte le componenti contribuiscono in qualche modo ai risultati; è una garanzia per il futuro e rende ognuno consapevole che anche il miglioramento di un particolare trascurabile può avvicinarci ad un grande risultato.

Anche il nostro sponsor Comark è molto attento al miglioramento costante perché questa è anche una delle sue principali caratteristiche così come quella di porsi limiti per il piacere di superarli.

Che cosa oltre il risultato prettamente agonistico ha contraddistinto in maniera positiva i vari gruppi Bluorobica secondo lei?

La cosa che più mi ha colpito quest’anno in particolare è stata la forza di volontà e la determinazione di molti ragazzi che hanno saputo colmare le proprie lacune attraverso grandi sacrifici ed un incredibile abnegazione per il gruppo. Nessuno ha mollato di un centimetro e oggi abbiamo atleti ancora più uomini di un anno fa.

Non è facile vivere in Bluorobica perché la competitività è elevatissima ma è altresì provata la disponibilità dei tecnici a dedicarsi a chi crede nel miglioramento e a chi ha fatto del lavoro duro e costante il proprio marchio di fabbrica.

Che aspettative si è fatto per questo ultimo scorcio di stagione?

Mi aspetto di continuare con questo entusiasmo; poi qualunque risultato andrà bene. Però tutti dobbiamo essere consapevoli che se un risultato è raggiungibile dobbiamo fare tutto il possibile per ottenerlo. Diciamo che non pongo limiti verso l’alto e che mi auguro che il livello minimo combaci con il massimo impegno di tutti.

Che cosa si prevede per il prossimo futuro in Bluorobica?

Continueremo con la nostra politica di reclutamento e valorizzazione di talenti aggiungendo un tassello in altro alla nostra organizzazione agonistica. Ormai è evidente la necessità di continuare ad allenare i giovani atleti oltre il termine dell’attività giovanile, soprattutto per quelli fisicamente più importanti e magari agonisticamente meno pronti.

Ci stiamo muovendo in questa direzione e stiamo allargando la rosa delle collaborazioni a livello senior, mentre verso il basso stiamo ulteriormente aumentando il livello qualitativo; dovremo anche riuscire ad esportare il nostro modello tecnico per pianificare i futuri ricambi generazionali

In un momento di crisi economica generalizzata è difficile essere un Presidente di una Società come Bluorobica?

Fare il presidente di Bluorobica non è tanto difficile per gli aspetti economici, che sono comunque impegnativi, ma per le grandi aspettative riposte sulla società da tutti e per la necessità di mantenere costantemente un’etica di comportamento di livello. Dopo aver visto tanti progetti naufragare, Bluorobica cresce costantemente da 6 anni e ha guadagnato in stima e credibilità moltissimo. Inoltre Bluorobica è una società poco “emotiva”; poco propensa a farsi condizionare da singoli episodi e quindi in grado portare avanti le scelte fino in fondo. Contiamo di mantenere questa impostazione che in futuro ci premierà.

Le fattive collaborazioni con Blu Basket, Exceslior e SBT stanno portando i frutti sperati e quali gli sviluppi a breve termine?

La Treviglio degli anni 80/90 aveva consentito a Torre Boldone e Cassano di fare la B2, Fara e Verdello la C1 e molte altre squadre la C2, in anni in cui le categorie erano di meno. Tutte queste squadre, a partire dalla prima squadra di Treviglio, erano costruite per la maggior parte con atleti e tecnici provenienti dal settore giovanile. Bluorobica potrebbe entro pochi anni ripercorrere questa strada ed essere un traino importante per tutto il movimento con in più il vantaggio di essere trasversale ai campanilismi grazie al lavoro finora svolto con tutti.

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