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martedì 29 gennaio 2008

DALLA PREALPINA DI LUNEDI' 28 GENNAIO

LARGO AI GIOVANI IN B/1: TUTTI D'ACCORDO


(G.S.) - Esce dalla fase embrionale la già annunciata e discussa riforma del campionato di serie B1, che sabato scorso ha passato il primo scoglio istituzionale ricevendo un placet di massima nella riunione congiunta tra Settore Agonistico della Fip e i vari presidenti delle Leghe.

Modifica strutturale che comporterebbe la trasformazione dell’attuale prima serie dilettantistica in un torneo spiccatamente "propedeutico" (7 Under 23 e tre soli "senior"), sia pur con tempi d’applicazione piuttosto diluiti (si è passati dai 4 anni della proposta originaria "griffata" LNP agli otto della versione attuale). Tema discusso a lungo nel corso della presentazione della selezione LNP Under 22 effettuata sabato a Milano davanti a tutti i "notabili" del basket italiano: altro passo nella direzione "giovanilistica" della pallacanestro di Lega Nazionale cui punta in ottica futura l’attuale presidente della Lega Franco Curioni, cui toccherà il compito di fare gli onori di casa nella "due giorni" azzurra di Codogno. «Questa selezione dei migliori giovani dei nostri campionati dilettantistici è già creata nello spirito di questa riforma che rappresenta una ventata di aria fresca per tutto il movimento» ha affermato il presidente LNP, ottenendo l’entusiastica approvazione del Cittì Carlo Recalcati, cui tocca sempre il ruolo del "guastafeste" nel ricordare quanto sia fondamentale la ripresa della "produzione" di giocatori italiani nel nostro sistema-basket: «La riforma in tal senso della B1 sarebbe una novità bellissima, perchè questo campionato offrirebbe una chance importante ai nostri giovani per completare un percorso di formazione tecnica al momento attuale troppo breve per portarli alla maturazione».

Consensi unanimi sul progetto anche dai massimi vertici del movimento: da una parte il presidente Fip Fausto Maifredi ha ribadito il suo appoggio alla riforma-Curioni («Questo campionato propedeutico sarebbe il modo migliore per dar modo ai nostri giovani di raggiungere la piena maturazione a 23-24 anni, dato che per quanto affermano i nostri tecnici a 21-22 anni non sono ancora pronti per recitare da protagonisti»), che gode dei favori anche da parte della Lega Basket per bocca del massimo dirigente Francesco Corrado: «Questa riforma applicherebbe il concetto per il quale bisogna partire dalla base e non dal vertice del movimento per la cura dei vivai: toccherà poi a noi sfruttare al meglio questa occasione che mi sembra importante "cavalcare" nel panorama odierno». E di fatto gli interessi di A1 - almeno una certa A1... - e B1 convergerebbero in chiave futura, qualora fossero proprio le società di LNP ad occuparsi "in toto" dell’attività dei vivai, ad oggi rimasta "strategica" per un numero di società troppo ristrette nel contesto del massimo campionato: dal canto proprio però i club di B1 chiederebbero una mutualità economica piuttosto elevata sulla quale la Lega Basket "nicchia" decisamente.

Al di là dei dissensi della Giba e delle perplessità di molte società di B1 al di fuori dei vertici LNP (ma in otto anni il tempo per adeguarsi non manca di sicuro...) la riforma procede, con un nuovo vertice tra i presidenti di Lega previsto per l’8 febbraio a Bologna e un nuovo appuntamento al SAF ai primi di marzo in occasione della stesura delle DOA. Se non ci fossero sorprese "strane" si dovrebbe dunque aumentare da 3 a 4 il numero degli Under 23 obbligatori in B1 per l’annata 2008/2009, tenendo a quota 4 i giovani anche per B2 e C1, dove però nel corso degli 8 anni la necessità di fare le squadre con la carta di identità si esaurirebbe in progressione.

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