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mercoledì 26 dicembre 2007

INTERVISTA DI FINE ANNO CON ANDREA SCHIAVI

RESPONSABILE COMARK BERGAMO


Ecco riportata su bluorobica.com una lunga chiacchierata sul mondo Comark Bergamo con il Responsabile del Settore Giovanile Andrea Schiavi, giunto alla quarta stagione come primo referente tecnico della Società del Presidente Andreini.

Allora Andrea innanzitutto Buon Natale e Buone Feste! La prima domanda riguarda il passato. Dopo l’arrivo a Bergamo a Settembre del 2004, molta strada è stata fatta da questa Società? Beh è stato fatto moltissimo. La Società è cresciuta, sia in termini concreti di tesserati, sia in qualità dell’attività svolta. Ottenimento di risultati e crescita tecnica dei giovani cestisti sono stati i nostri obiettivi in questa prima parte di storia Bluorobica. E’ chiaro che le due cose vanno di pari passo. Non ci possono essere risultati eccellenti in campo regionale e nazionale, se non ci sono miglioramenti sostanziali nel parco giocatori.

Che cosa secondo lei è stato fondamentale per portare a Bergamo una Società che fa elite in campo giovanile? A Bergamo i risultati giovanili sono stati effettivamente alterni, ma a Treviglio i risultati nel passato sono arrivati e come. Sono stati prodotti molti giocatori che ancora adesso fanno la differenza nei vari campionati senior. Poi le molte finali nazionali di Treviglio (sotto la guida tecnica di Ciocca, Colonnello…) sono il frutto d’investimenti notevoli. Se dovessi trovare delle differenze specifiche fra quella gestione e questa di Bluorobica, probabilmente punterei il dito sul reclutamento. All’epoca si muoveva una macchina organizzativa molto più ampia della nostra anche perché il bacino d’utenza di Treviglio era molto più limitato di quello di Bergamo. Noi abbiamo la possibilità di avere i due poli minibasket Bergamo e Treviglio che già ci creano dei gruppi solidi e ben strutturati. Poi l'unione di queste due realtà ben distinte geograficamente ci da certamente una buona base. Poi c'è il valore aggiunto del reclutamento di Ballini in provincia.

Quindi SBT ed Exclesior ma non solo a disposizione di Bluorobica? Con il Presidente Carminati e i suoi collaboratori SBT e con il numero uno dell'Excelsior Roberto Cesari, abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione. Siamo però molto contenti degli ottimi rapporti costruiti nel tempo con molte Società della Provincia di Bergamo. Molte delle segnalazioni dei ragazzi più bravi e fisicamente più interessanti arrivano dalle stesse Società di Bergamo e zone limitrofe. Si accorgono di avere dei ragazzi che giocando nel provinciale non maruterebbero le esperienze necessarie per poter progredire. E allora ci chiamano. Penso poi che una maggiore collaborazione si debba concretizzare nel prossimo futuro anche con il Lussana, avendo comunque su entrambi i lati persone con obiettivi comuni e spirito d’iniziativa molto concreto. Qualcosa è già stato fatto in questi mesi, ma non penso di dire una cosa sbagliata se vedo in Paolo Andreini e la famiglia Fustinoni persone con la passione per il basket che possano ragionare insieme per migliorare ognuno sotto ambiti diversi il proprio ruolo.

La stagione 2007-2008 è a metà percorso. Tutto secondo le sue aspettative? In linea di massima si. Ci aspettavamo molto dal gruppo Under 13 (ragazzi del 1995) che in effetti ci sta dando parecchie soddisfazioni. Pur sapendo che la distanza con la migliore (ABC Varese ndr) è ancora molta, sia in termini di qualità di gioco, sia a livello agonistico, sappiamo anche che il sistema minibasket di Bergamo e provincia non è paragonabile a quello di Varese, dove fin da tenera età i ragazzi più bravi svolgono tornei e iniziative paragonabili a veri e propri tornei di serie A in miniatura. A Bergamo questa cultura e questa “precocità” non esiste ancora e sotto un certo punto di vista pur migliorabile in molti aspetti è condivisibile la scelta politica dei nostri istruttori. Quindi diamo il tempo a questi ragazzini di crescere. Un paio d’anni in una certa maniera e faremo i conti alla fine.
Per quanto riguarda il gruppo Under 14 (nati nel 1994) abbiamo un gruppo davvero granitico, che dimostra ogni giorno dell’anno grande passione e competenza. Difficilmente riscontrabile in altri gruppi un attaccamento così spasmodico alla propria attività sportiva. E’ certamente il primo passo verso il proprio miglioramento.
A livello Under 15 (nati nel 1993) la squadra sta cercando di maturare altra esperienza. Questa grande attività è importante per poter arrivare alla fine dell’anno sportivo ed essere pronti per gli appuntamenti decisivi. Un paio di sconfitte nel girone d’elite lombardo fino ad ora non pregiudicano certo nulla sulla qualità di un gruppo che seppure ritrovando nelle sue individualità più importanti la forza e la sua migliore arma per vincere nell’immediato, vive nella irrinunciabile crescita del gruppo la sua vera mision a lungo termine. Orlandi e Locatelli inseriti nell’ultima parte della stagione nelle selezioni lombarde, insieme agli altri elementi della squadra, possono e devono certamente progredire per affrontare nel migliore dei modi questo finale di stagione. Le finali nazionali di categoria sono un obiettivo alla portata. Se poi l’approccio della gara decisiva della passata stagione non torna a galla come uno spauracchio, si potrebbero aprire scenari interessanti.
Per il gruppo Under 17 (91-92) gli obiettivi sono certamente già illimitati ad oggi. L’essere arrivati alla fine del girone di andata in testa alla classifica in Lombardia dopo il sesto posto nel 2004, il terzo nel 2006 e il primo appunto nel 2007 danno la migliore fotografia possibile su un gruppo in continua crescita. Ma questa progressione, non è certo avvenuta solo negli elementi migliori da un punto di vista sia statistico che di convocazioni varie (vedi Gotti, Planezio e Marulli, che tra l’altro giocano con minuti di qualità anche negli Under 19) ma anche e soprattutto nella sommatoria delle varie individualità del gruppo. Pur non necessitando obbligatoriamente di nessuno in particolare, tutti rivestono un ruolo importante e fondamentale per la squadra. Poi Tomasini e Carnovali (di classe 93) c’insegnano che alle volte dare fiducia alla gente con talento e qualità apre scenari in effetti insperati. Proprio loro due sono stati i fautori della vittoria con Desio nella spareggio per il primo posto del campionato, qualche settimana fa. Due del 93 che fanno la differenza con quelli del 91. Meglio di così!!
In linea con le aspettative anche il gruppo Under 19 (1989-90), che seppure sempre in difficoltà numeriche per la gestione allenamenti (spesso due o tre giocatori devono allenarsi con la B/1, Vacchelli e Lorenzi giocano in doppio tesseramento) hanno mantenuto le attese della vigilia, pur perdendo un elemento importante come Filippo Rota, ben sostituito nel minutaggio sia da Planezio che da Gotti. Per questi ragazzi, per la maggior parte di classe 90 (Deligios, i gemelli Ubezio, Corno, Darwish) ma anche per i vari Monzio, Carioni e Zambelli reclutati quest’estate per il prossimo futuro si potrebbero aprire le porte delle squadre senior. Dopo diversi anni di giovanili ad alto livello per tutti questi atleti, ci sarà il riscontro sul piano tecnico con una realtà diversa, che però potrebbe essere certamente interessante sia sul piano di crescita personale, sia anche di riscontro e di verifica sul cammino svolto nelle giovanili.


Ma se effettivamente la B/1 diventasse un campionato Under 23 d’elite? Beh noi di Bluorobica con gli amici di Treviglio della Blu Basket saremmo pronti ad accettare la sfida. Abbiamo un settore giovanile che nei prossimi anni avrà la certezza di “sfornare” atleti diversi con una qualità di lavoro molto alta e con preparazione tecnico-tattica, speriamo all’altezza. E’ il concetto espresso in precedenza. Se è vero che le nostre squadre giovanili arrivano ai piani alti delle gerarchie regionali prima e nazionali poi, è altrettanto vero che la fiducia in queste persone in termini concreti di utilizzo nei maggiori campionati dovrà gioco forza essere garantita e concretizzata.

Cosa manca allora per essere considerati davvero GRANDI? Mah effettivamente per quello che è stato svolto in Bluorobica in questi ultimi due anni, i maggiori riconoscimenti sono arrivati e continuano ad arrivare da fuori provincia. Non penso che la città di Bergamo e gli appassionati di pallacanestro possano essere delusi da una Società che sta portando lustro, oltre che a se stessa anche a tutto il movimento cestistico locale. In città come Siena, Bologna ma la stessa Pesaro, i settori giovanili di queste realtà non solo sono portati sul palmo di mano da tutti i tifosi e dalle autorità locali, ma sono anche esempio di mentalità vincente in giro per l’Italia. Non vorrei fare raffronti troppo velleitari, ma noi siamo riusciti ad arrivare a buoni livelli e spesso a pari delle Società citate in precedenza con un budget e con cifre che neppure sfiorano quelle dell’elite.

Cosa manca allora? Beh la cultura e la mentalità non è che si costruiscono in due, tre, quattro anni. Bluorobica avrà il suo riconoscimento solo se sarà capace nel tempo di perpetuare la sua causa. Solo se sarà capace nel tempo di dimostrare che i buoni risultati di oggi non sono soltanto un fuoco di paglia, ma che sono il primo raggiungimento di un progetto ben strutturato e di lunga durata.

Bene, allora ci dica il progetto come può procedere e svilupparsi nel prossimo futuro? Innanzitutto nel confermare quanto di buono è stato ottenuto in questi primi anni di vita di Bluorobica mettendo dei paletti saldi e stabili nel sistema. Abbiamo un paio di dirigenti che c’invidiano in molti. Abbiamo una serie di Allenatori e Istruttori che stanno facendo alla grande il loro mestiere. Ognuno con il proprio ruolo, ognuno con la consapevolezze di essere parte utile all’ingranaggio. Poi ci sono i ragazzi. A Bergamo c’è gente tosta che s’impegna molto per il raggiungimento dei propri obiettivi. E’ facile anche poter progredire avendo a disposizione persone così ben motivate.
Poi per progredire veramente a mio parere ci sono cose importanti come l’acquisizione di una palestra di proprietà, e l’istituzione di una foresteria. Questi due elementi darebbero un accellerazione notevole al movimento.


E per queste ultime novità quanto tempo ci vorrà? Per la foresteria pur non essendo una cosa immediata potrebbe essere operativa anche già dalla prossima stagione grazie ai progetti di Paolo Andreini. Come Bluorobica avremo a disposizione una nuova sede dove sarà allestito anche un grande appartamento per eventuali ragazzi reclutati da fuori. Sono passi importanti su cui i vertici della Società nelle prossime settimane avranno modo di confrontarsi. Per quanto riguarda la palestra, avere un posto dove poter svolgere attività per molte ore al giorno potrebbe dare un nuovo valore aggiunto ad una società che certamente saprà come sfruttare questa nuova possibilità. Sempre il Presidente Andreini si sta prodigando per trovare anche la risoluzione a questa prospettiva.

Ma allora lei ha deciso di fermarsi a Bergamo ancora a lungo? Beh con il Presidente Andreini proprio in questi giorni è stato già raggiunto un accordo per la prosecuzione della collaborazione ancora per i prossimi due anni. Non nascondo che a Bergamo mi piace vivere e che la Società mi ha messo nelle migliori condizioni per proseguire nella mia attività preferita, quella d'insegnare pallacanestro. Spero solo di non deludere nessuno nel futuro.

Grazie della chiacchierata e buona continuazione! Queste vacanze di Natale con molte partecipazioni a tornei con le squadre Comark sono un bel momento, sia agonistico che di crescita, per passare nel migliore dei modi dei giorni di festa.
Grazie anche e soprattutto a bluorobica.com che in un certo senso oltre che essere punto di riferimento per molti amici del mondo Blu è anche motivo di visita di tanti appassionati in giro per l’Italia. Anche in questo senso Bluorobica ha aperto la strada a molti.

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